Imola (Bo): Mostra monografica, una guida alle opere urbane, il film dell’artista Germano Sartelli a un anno dalla scomparsa dal 31 marzo al 3 aprile 2016
IMOLA OMAGGIA GERMANO SARTELLI,
L’ARTISTA CHE DAVA VOCE AGLI EMARGINATI, CON MOSTRE, UNA GUIDA ALLE OPERE E ALTRI EVENTI
Una mostra delle sue opere, una mostra di disegni che l’artista fece realizzare ai malati dell’ospedale psichiatrico di Imola, una guida alle sue opere sparse sul territorio, la proiezione dell’ultimo film sulla sua vita. Dal 31 marzo al 3 aprile la città di Imola, omaggia a un anno dalla sua morte, Germano Sartelli, l’artista che diede voce agli emarginati. Il progetto, voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, rientra nell’ambito di DOC il centro di documentazione online delle arti romagnole.
Una mostra dei suoi lavori, un film inedito in cui l’artista si racconta per l’ultima volta, una guida per rintracciare le sue opere che sono sparse sul territorio, una mostra di disegni dei malati pssichiatrici di Imola come testimonianza dell’irripetibile esperienza di arte terapia che l’artista portò a termine all’interno dell’Ospedale Lolli.
Sono solo alcuni degli eventi organizzati dal 31 marzo al 3 aprile dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola in collaborazione con il Museo San Domenico di Imola e il Gruppo Hera, per omaggiare, a un anno dalla sua morte, il pittore e scultore imolese Germano Sartelli, interprete acuto dei fatti della vita e dell’arte nella sua città.
Un percorso che si snoda partendo dalla presenza di Sartelli nel più ampio progetto della Fondazione, di raccolta e valorizzazione delle arti romagnole “DOC Arte Romagna” e che, in questa occasione, si esprime attraverso un focus eccellente sull’artista, con quattro giorni di eventi ideati per ricordarne la vita artistica ma anche la forte spiritualità, oltre che la forza di colui che diede voce agli emarginati.
Sono gli anni Cinquanta quando Sartelli, classe 1925, scomparso un anno fa a 89 anni, dà vita ad un progetto all’Ospedale psichiatrico Luigi Lolli di Imola, per insegnare pittura ai degenti le cui opere saranno poi al centro di una mostra, nel 1954, che al tempo suscitò molto scalpore e che la Fondazione ripropone nei suoi spazi a Palazzo Sersanti, dal 1° al 17 aprile, con la mostra dal titolo “L’Atelier. Germano Sartelli e i laboratori di arteterapia all’Ospedale psichiatrico di Imola”.
La passione per la scultura nacque però prima, negli anni Trenta e Quaranta, all’interno di un laboratorio di intaglio del legno di Imola. Sartelli ebbe poi il suo atelier immerso nella natura del piccolo borgo di Codrignano in cui progettava le sue opere che da sempre hanno come cifra comune l’utilizzo di materiali riciclati: pagine di giornali, fili metallici e arrugginiti, cicche di sigarette e ragnatele, legni e ferri. Sartelli parte dall’osservazione della natura (famose le sue “Foreste”), da ciò che lo circonda e dell’essere umano nella sua complessità. Dopo la Guerra fu spesso a Bologna per frequentare i salotti del famoso Circolo della Cultura dove espose, presentato da Maurizio Calvesi, per la prima volta nel 1958. Nel 1964 partecipa anche alla 32esima Biennale di Venezia.
La “4 giorni” dedicata a Sartelli ripercorre la vita dell’artista grazie alle testimonianze raccolte dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola.
PROGRAMMA
Si parte il 31 marzo al Museo di San Domenico, alle ore 18.00, con la presentazione del volume “Itinerario per Sartelli”, una guida alle opere pubbliche che l’artista realizzò in Romagna, terra da lui molto amata e fonte d’ispirazione artistica. Alla sera al Teatro Ebe Stignani di Imola, alle ore 21.00, viene proiettato il film documentario dal titolo: “Germano Sartelli. La forma delle cose, conversazioni”, scritto e diretto dal regista Paolo Fiore Angelini nel 2014. Questo film segue, attraverso le testimonianze di alcuni critici e una lunga intervista, il percorso umano e lavorativo di Germano Sartelli (prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti – 0542/26606).
Il 31 marzo inaugurano due mostre negli spazi del Museo San Domenico. “Osservatorio su Germano Sartelli”, aperta fino all’8 maggio, è uno sguardo sulla vasta produzione dell’artista dalle opere ormai storiche della stagione dell’Informale alle più recenti creazioni con carte lavorate di grande vivacità e forte valore sperimentale. La mostra “Sartellini”, invece, fino al 3 aprile, espone i lavori di circa 100 bambini e bambine, allievi e allieve, che hanno partecipato al laboratorio omonimo dedicato a Germano Sartelli, proposto dal Servizio educativo dei Musei civici di Imola. Intervengono alle inaugurazioni: Elisabetta Marchetti Assessora alla Cultura della Città di Imola, Sergio Santi Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e Claudio Spadoni critico d’Arte.
Dall’uno al 17 aprile a Palazzo Sersanti, nel Centro Polivalente Gianni Isola, la mostra dal titolo “L’Atelier. Germano Sartelli e i laboratori di arteterapia all’Ospedale psichiatrico di Imola” espone l’incredibile lavoro artistico che Sartelli fece fare ai degenti del manicomio Lolli. La mostra inaugura il primo aprile alle ore 18,00 e accosta alla esposizione una proiezione del documentario girato nel 2006, proprio sulla stagione che vide impegnato l’artista come maestro all’Ospedale Psichiatrico di Imola.
Sabato 2 aprile al Museo di San Domenico, alle ore 11.00, si svolgono dei laboratori, mentre domenica 3 aprile si può partecipare alla visita guidata alle opere dell’artista presenti in città, un percorso nella città di Imola dalla scoperta delle sculture dell’artista in spazi pubblici.
Per informazioni:
Fondazione Cassa di Risparmio di Imola,
Tel 0542.26606
segreteria@fondazionecrimola.it
www.fondazionecrimola.it
www.arteromagna.it