Lavarone (TN): 100 km dei Forti – 1000Grobbe BIKE CHALLENGE, 10-11-12 giugno 2016

Lavarone (TN): 100 km dei Forti – 1000Grobbe BIKE CHALLENGE, 10-11-12 giugno 2016

1000 Grobbe lavarone folgariaGli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna furono linea di confine durante la Prima Guerra Mondiale, ma per gli amanti della mountain bike sono da sempre sede dell’evento 100 Km dei Forti – 1000Grobbe Bike Challenge.

Tre giornate per tre percorsi fra sterrati e off road dell’Alpe Cimbra: Lavarone Bike, Nosellari Bike e la 100 Km dei Forti, mentre il sabato si corre anche la Mini 1000Grobbe, pedalata non competitiva riservata ai bambini che non superano i 14 anni.

La 100 Km dei Forti, seconda tappa del celebre circuito Trentino MTB, propone due percorsi, Classic di 50 Km e Marathon di 100 Km, oltre a far parte del celebre circuito Trek Zerowind Off Road Challenge.

Info: www.100kmdeiforti.it


“Anaconda” stropparo INSAZIABILE a nosellari (tn)
bonelli allo sprint sul compagno visinelli

Oggi “Nosellari Bike” secondo appuntamento del “1000Grobbe Bike Challenge”
Gara ancora all’insegna del Bottecchia Factory Team con il successo di Efrem Bonelli su Rafael Visinelli
Annabella Stropparo domina nuovamente la gara al femminile su Paolazzi e D’Amato
Domani “100 Km dei Forti” sui percorsi ‘marathon’ e ‘classic’ con quest’ultimo a chiudere il challenge

Invertendo l’ordine degli addendi il risultato non cambia. Il Bottecchia Factory Team dà una nuova lezione di matematica sugli sterrati trentini aggiudicandosi anche la Nosellari Bike, il secondo appuntamento del “1000Grobbe Bike Challenge” sull’Alpe Cimbra (TN), questa volta è stato Efrem Bonelli a soffiare il successo in volata al compagno di squadra Rafael Visinelli, la storia si ripete dunque, ma a parti invertite.

Ieri alla “Lavarone Bike” era stato Visinelli ad aggiudicarsi la vittoria, proprio su Bonelli, ma se in quel caso il trentino aveva lasciato solidalmente andare Visinelli per ‘manifesta superiorità’, oggi i due se la sono giocata fino all’ultimo, regalando un finale al cardiopalma che ha visto trionfare Bonelli proprio all’ultima falcata.

Il podio non è stato interamente completato da un atleta del Bottecchia Factory Team come ieri, a causa della foratura di un altro serio candidato al successo finale, Marcello Pavarin.

Partito a spron battuto da Nosellari, Pavarin ha comandato il gruppo ad inizio gara procedendo in fila indiana con alle spalle proprio Visinelli e Christian Pallaoro. Un fuoco di paglia, perché in località Seghetta si intravede già il finale del thriller, con Bonelli e Visinelli quasi appaiati e Christian Pallaoro ed il cileno Franco Nicolas Adaos Alvarez ad inseguire. Una storia che continuerà sino al termine della gara, con il Bottecchia Factory Team a ricevere nuovamente gli applausi del pubblico trentino.

Efrem Bonelli questa volta può gioire: “Abbiamo fatto gioco di squadra anche oggi per staccare gli avversari e poi decidere di giocarcela. Peccato per Marcello (Pavarin ndr) che ha forato in cima a Passo Vezzena, e così io e Visinelli ce la siamo giocata allo sprint. Ieri era più forma di me così l’ho lasciato andare, ero sicuro che anche in volata mi avrebbe staccato, mentre oggi sono riuscito a rientrare e a vincere. Il 1000Grobbe Bike Challenge si deciderà domani, l’importante è che il successo vada ad un atleta del nostro team”.

Terza posizione per una gradita sorpresa, il cileno Franco Nicolas Adaos Alvarez, che ringrazia la propria squadra e l’organizzazione esemplare dell’evento: “È andata abbastanza bene, anche se il Bottecchia è un team molto forte con grosse individualità, è un orgoglio per me essere arrivato terzo contro atleti così in forma, complimenti a loro perché stanno dimostrando una netta superiorità, saluti dal Cile e grazie alla mia squadra e agli organizzatori della gara, affinché la mountain bike cresca sempre di più”.

La partita al femminile non ha invece avuto storia, dopo aver stretto a sé la “Lavarone Bike” di ieri l’“anaconda” Annabella Stropparo è riuscita a far sua anche la “Nosellari Bike” con una prestazione superba, ‘soffocando le prede’ e rispettando il proprio nickname di un animale che non tollera invasioni e che ‘respira sott’acqua’ rimanendo in agguato. Quando si tratta di competere nelle zone off-road dedicate alla mountain bike, ancor oggi sono poche le atlete a superare in abilità la bassanese, più veloce di qualche secondo anche dell’incedere della pioggia e dell’arrivo del marito Piero Pellegrini, che ieri era invece riuscito a piazzare le proprie ruote davanti all’agguerrita consorte: “Questa volta ho battuto mio marito, diciamo che siamo 1 a 1 e domani c’è la bella. Per la vittoria nel circuito ‘mai dire gatto se non ce l’hai nel sacco’ come si suol dire, bisogna sempre tagliare il traguardo. Diciamo che i presupposti ci sono, speriamo vada tutto bene. Mio marito ha accampato qualche giustificazione ma io vedevo che tirava ‘a manetta’, e quando lo faceva io acceleravo. Il mio soprannome ‘anaconda’ viene da molto lontano, dall’America. Quando correvo con la Cannondale dovevamo trovare un nickname per ognuno degli atleti, e la mia compagna di allora Alyson Sydor scelse per me questo soprannome, l’anaconda prende subito la preda e poi si ritira, ed a me succedeva che in Coppa del Mondo partivo come un fulmine e poi mollavo gradualmente la presa, adesso invece parto piano e cerco di accelerare alla fine, l’esperienza serve”.

Seconda all’arrivo, come nella giornata di ieri, la trentina Claudia Paolazzi, la quale ha sentito per tutta la gara il fiato sul collo di Patrizia D’Amato, allungando negli ultimi cinque chilometri grazie ad un poderoso scatto che ha lasciato a bocca asciutta la scalatrice D’Amato, ma che le ha comunque permesso di arrivare a podio dopo la sfortunata prova di ieri che la vide sbagliare strada e perdere parecchi minuti.

Il tracciato di gara ha visto i bikers partire da Nosellari risalendo sino al Lago di Lavarone, raggiungere Oseli ed iniziare a salire fino a Passo Cost. I pedalatori hanno proseguito per il bivio di Monte Tablat e in discesa hanno raggiunto Malga Laghetto verso la salita sino al bivio per Monte Cucco, punto più alto del percorso. In discesa ecco il Passo Vezzena ed un tratto pianeggiante sino a Baita Cangi, dov’è iniziata una discesa di 2 km sino alla località Seghetta, principio dell’erta di Monte Belem. Un continuo saliscendi ha condotto gli atleti al bivio del Monte Cimone dove sono entrati in un tratto boscoso fino a raggiungere la strada forestale del Tomazol, che in leggera discesa ha portato i portentosi bikers all’ex Comando Austriaco. Un tratto misto li ha condotti a Carbonare e poi in salita a raggiungere il bivio di Monte Rust, ove una discesa riportava la corsa a Nosellari. Attraversando la frazione ed iniziando a salire fino al Lago i concorrenti hanno proseguito verso Malga Pozze, dove è scattato l’ultimo chilometro che li ha proiettati all’arrivo di Lavarone Gionghi.

Il “1000Grobbe Bike Challenge” si concluderà domani con il percorso ‘classic’ della “100 Km dei Forti”, completato dal ‘marathon’ e con entrambi gli itinerari ad essere considerati prove ufficiali del challenge Trentino MTB.

Spettatrice ‘interessata’ di questa “Nosellari Bike” era la fuoriclasse lituana Katazina Sosna, che si è divertita durante la gara scattando anche alcune foto. Domani la stella del Team Torpado sarà sicura protagonista alla “100 Km dei Forti”: “Non vedo l’ora di partecipare, sarà una gara tostissima che ci impegnerà anche fino a sei ore, non resta altro che ritrovarci al via e buon divertimento a tutti”.

Info: www.100kmdeiforti.it

 

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