Galeata (FC): Mostra “Frammenti di una storia” di Lucia Rotundo, fino al 05 giugno 2017
LUCIA ROTUNDO
FRAMMENTI DI UNA STORIA
MUSEO CIVICO MONS. “DOMENICO MAMBRINI” (XV sec.)
GALEATA (FORLI’-CESENA)
in mostra fino al 05 giugno 2017
Nello storico Museo Civico Mons. “Domenico Mambrini” di Galeata (F.C.), ex-convento dei Padri Minori Conventuali (XV-XVI sec.) nei pressi dell’area archeologica della città romana di Mevaniola , ha luogo la mostra personale della nota scultrice Lucia Rotundo, intitolata “Frammenti di una storia”, promossa ed organizzata dalla direzione scientifica del Museo e dall’Amministrazione Comunale di Galeata, nell’ambito delle attività espositive progettate per la stagione artistica 2016-2017.
La mostra personale dell’artista è curata dal critico e storico dell’arte Paolo Balmas, docente all’Università “La Sapienza” di Roma e da Caterina Mambrini, direttrice del Museo Civico di Galeata.
L’artista presenta una significativa selezione di opere della sua recente ricerca.
Scrive Paolo Balmas, nella presentazione in catalogo, “che i frammenti della Rotundo abbiano cominciato a mostrarci anche la loro struttura organica, le loro possibili forme di combinazione o di contaminazione con altri elementi ed altre materie e da ultimo la loro flessibilità e disponibilità a trasformarsi in metafore o simboli di eventi più complessi resi comunque possibili proprio dalle loro qualità di base. Ritroviamo così le lastre da cui eravamo partiti rinominate come “cristalli” e sovrapposte a racchiudere piccoli manufatti secondo modalità che richiamano non il reperto naturalistico ma il ricordo di famiglia, o ancora trasformate in contenitori cilindrici aperti verso l’alto simili alle offerte votive tipiche della religiosità contadina e molto altro ancora sempre e comunque nella logica della crescita e della trasformazione che partendo dalle tecniche del quotidiano, allude ad una partecipazione corale ma silenziosa all’affermarsi non tanto di questo o quello stile storico quanto di uno stile di vita tenace, volitivo forse anche per certi versi rinunciatario, ma mai volgare o prevaricatorio.”
Lucia Rotundo espone opere scultoree (altorilievi, bassorilievi, tuttotondo), di dimensioni piccole, medie, grandi, realizzate tra il 2014 e il 2016. Per l’occasione ha realizzato una particolare installazione site specific, intitolata “Viaggio a Galeata, tra corrispondenze e analogie”, che attraversa le due importanti sezioni del Museo: l’archeologico, dove sono ubicati reperti pre-protostorici, di età romana (città di Mevaniola), della tardo-antichità e del Medioevo, sino a raggiungere la sezione storica-artistica dove sono allestite diverse opere su tavola e su tela di Scuola Toscana, oltre a porzioni di affresco provenienti dalla Chiesa del Pantano.
(…) Lucia Rotundo – afferma Caterina Mambrini, direttrice del Museo – ha messo a segno, così, un suo personale percorso che si muove sul piano del confronto con la storia, con il reperto archeologico e l’interpretazione plastica, scultorea che da esso deriva. Cristalli, bronzi, pietre, ramoscelli ed altri materiali trovano un equilibrio che è compositivo, ma ancor più semantico, con i pezzi in cui si coagula la storia antica del nostro territorio; equilibrio sapiente e calibrato in cui materia e forma si bilanciano racchiudendo in sé l’urgenza dell’istinto e la forza della ragione.
L’intervento artistico, il dialogo intrapreso negli spazi del museo di Galeata, si trasforma in un itinerario cognitivo scandito da forme purificate, frammenti preziosi, lucori inaspettati.
L’installazione site specific della Rotundo è composta da elementi di forma quadrata e rettangolare di colore bianco. Queste cornici formano delle vere e proprie inquadrature che l’artista ha utilizzato per delimitare particolari scelti da opere, oggetti e reperti custoditi nelle due sezioni del Museo. Queste inquadrature assumono “posture” diverse (sospese, a parete, a pavimento, o su supporti diversi, ecc.), in funzione dell’ubicazione dell’opera e del particolare scelto dall’artista.
L’artista, poi, pone a mo’ di contraltare, un suo lavoro che evoca corrispondenze ed analogie, con il particolare inquadrato dell’opera scelta.
Il potenziale fruitore, così, viene coinvolto, tra fascino ed emozione, a percepire l’essenzialità di una visione diversa e alternativa.
Un viaggio poetico tra passato e presente che attraversa la storia di Galeata, stigmatizzando una nuova storia, ovvero quella del presente.
Per l’occasione è stato realizzato un significativo catalogo per l’Edizioni Gangemi di Roma, contente testi istituzionali del Sindaco dott.ssa Elisa Deo e del Responsabile Cultura del Comune di Galeata dott. Giuseppe Michelacci, testi critici di P. Balmas, C. Cipriani, C. Mambrini, M. Soricaro, M. Vinella, apparato iconografico e nota bio-bibliografica sull’artista.
La mostra resterà aperta sino al 5 giugno 2017.
Nota biografica
Lucia Rotundo (Catanzaro, 1974). Ha compiuto studi artistici (Accademia di Belle Arti). È docente di Disegno all’Accademia di Belle Arti. Opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva con il linguaggio della scultura. È stata invitata a rassegne nazionali ed internazionali. Ha esposto in mostre personali, collettive e di gruppo, tra le più recenti segnaliamo:
Segni di luce, rassegna di Arte Sacra Contemporanea, nell’ambito della terza edizione del “Natale nell’ Isola…”, MuDi – Museo Diocesano di Arte Sacra, Taranto; Shekinah. Giubileo straordinario degli artisti, Complesso Monumentale del San Giovanni, Catanzaro; Mater dei. Da Mistero rivelato a maternità come essenza, Palazzo Leonesio, Puegnano del Garda, Brescia; Contaminazioni Identitarie, Circuiti Dinamici, Milano; Artedonna IX, Galleria “Spaziosei”, Monopoli (BA); Iside e la Wunderkammer della fertilità, Palazzo “Vernazza”, Lecce; Premio Internazionale Limen Arte 2015 VII ed., sez. “Maestri di Calabria”, Complesso “Valentianum”, Vibo Valentia (CZ); The light of my life, Istituto statale “Galileo Galilei”, Bitonto (BA); Avanguardia.Olio per il futuro, “Palazzo delle Stelline”, Expo, Milano; Abitare la natura, personale, Museo Civico, Taverna (CZ), Mater Terra, Museo del Presente, Rende (CS); Memoria, Identità, Futuro, Chiesa Sant’Andrea degli Armeni, Taranto; Ibridi & Simili, Biblioteca Provinciale, Salerno; Premio “Carlo Levi”, Museo Archeologico, Eboli (SA); Stone, Masseria Torre di Nebbia, Corato (BA); Acqua, Museo MUST, Lecce.
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