Napoli: Altofestival, dal 5 al 9 luglio 2017
SI E’ CONCLUSA LA CALL INTERNAZIONALE
per
ALTOFEST 2017
VII edizione
DARE LUOGO AD UNA RIGENERAZIONE UMANA / URBANA
Si è conclusa a fine aprile la call internazionale per la settima edizione Altofest, festival nato con l’intento di DARE LUOGO ad una comunità generatrice di un pensiero critico, capace di riconoscere la cultura come bene primario, sentirne il bisogno quotidiano, un processo trasversale che richiami al dialogo tutte le componenti sociali del tessuto urbano.
La call, aperta ad ogni ambito artistico, senza limiti di età, ha fatto giungere alla direzione artistica oltre 200 candidature provenienti dai 5 continenti. Il programma del festival, nato a Napoli nel 2011 con l’ideazione e la direzione di Anna Gesualdi e Giovanni Trono di TeatriInGestAzione, sarà quindi composto da venti artisti provenienti da Germania, Spagna, Polonia, Croazia, Slovenia, UK, Egitto, Messico, Olanda, Portogallo, Italia.
Altofest, che per il secondo anno consecutivo ha ottenuto il bollino EFFE Label per il biennio 2017-2018 e il sostegno dell’Aeroporto Internazionale di Napoli, è concepito come un’opera-sistema, estesa alla città e condivisa con gli artisti in programma, con gli operatori internazionali ospiti del progetto, e con i cittadini di Napoli che nelle loro case e spazi privati (appartamenti, terrazzi, sotterranei, cortili, interi condomini, laboratori artigianali…) ospitano le opere degli artisti.
Gli artisti selezionati usufruiranno di una residenza, dal 30 giugno al 4 luglio 2017, che comprende l’alloggio presso i donatori di spazio, durante la quale riqualificheranno una propria opera artistica in stretta relazione con i luoghi del festival. Si innescherà così un dialogo fra i cittadini di Napoli che donano uno spazio e l’artista che sarà ospitato, che possa lasciare una breve traccia dell’esperienza reciproca, condivisa poi con gli spettatori che assisteranno all’opera, aperta al pubblico durante i 5 giorni di programmazione del festival.
All’interno della programmazione del festival fondamentali due momenti di riflessione e ricerca, il primo in apertura, TEXTURE – piattaforma di confronto tra operatori culturali internazionali provenienti dal Messico, Egitto, Iran, Francia, Spagna, Georgia, Brasile, Olanda, Svezia, Slovenia, Grecia, UK e altri in via di definizione – un appuntamento dedicato alla progettazione culturale, alla condivisione di pratiche e visioni, mentre l’ Osservatorio Critico, formato da ricercatori e artisti multidisciplinari e presieduto da Silvia Mei, esercita uno sguardo di analisi e critica su tutti gli interventi previsti.
Il festival si svolgerà dal 5 al 9 luglio, svolgendosi e sviluppandovi nelle aree più centrali della città – Centro Storico, Materdei e Sanità per un totale di 5 municipalità – con una programmazione che va dalle 11:00 del mattino alle 23:00, intervallata dalle “Conversazioni” moderate dall’Osservatorio Critico e dagli incontri informali con gli operatori culturali. Altra importante novità è la concessione della sede della Città Metropolitana di Napoli, Palazzo Matteotti, come uno degli spazi donati per il Festival. Per la prima volta l’edificio sarà vissuto come uno spazio intimo, gli artisti saranno lì in residenza e le performance avverranno durante gli orari di ufficio, contaminando la quotidianità dei dipendenti e aprendo le porte alla città.