Torino: “Ah! Com’è bello l’Uomo” in Prima Nazionale allo Spazio FLIC, 15 e 16 febbraio 2017

La FLIC Scuola di Circo di Torino
presenta in Prima Nazionale
La Compagnia Zenhir in
“AH, COM’È BELLO L’UOMO”

mercoledì 15 e giovedì 16 febbraio 2017 – ore 21:00
Spazio FLIC, via Niccolò Paganini 0/200, Torino
Ingresso unico € 10,00
con prenotazione obbligatoria allo 011530217 o scrivendo a booking@flicscuolacirco.it
 
www.flicscuolacirco.it
 
La FLIC Scuola di Circo apre le porte del suo rinnovato Spazio FLIC alla compagnia Zenhir per la presentazione in Prima Nazionale della sua nuova creazione intitolata “Ah, com’è bello l’Uomo”, originale spettacolo di circo contemporaneo in cui un uomo ed una donna attraversano l’evoluzione dell’essere umano nel suo modo di comunicare dandone una lettura tenera e acerba allo stesso tempo.

Lo “SPAZIO FLIC” è il nuovo luogo della scuola, ricavato all’interno di un ex hangar industriale nel quartiere Barriera di Milano, allestito con le migliori attrezzature come sala spettacolo e sala allenamento
 
Lo spettacolo è adatto ad un pubblico dai 12 anni in su
 

L’intensa stagione di spettacoli della FLIC Scuola di Circo di Torino, oltre a programmare le rassegne “Circo in Pillole”, “Citè” e “Chapiteau FLIC” all’interno del progetto “Prospettiva Circo” sostenuto dal Mibact, propone anche spettacoli di compagnie artistiche esterne, come la prima nazionale di “Ah, com’è bello l’Uomo” della compagnia Zenhir, una creazione di circo contemporaneo fresca ed originale in cui un uomo ed una donna attraversano l’evoluzione della comunicazione dell’essere umano dandone una lettura tenera e acerba allo stesso tempo. La FLIC ha contribuito alla produzione dello spettacolo e ha accolto in residenza la compagnia di cui fa parte il suo ex-allievo Giulio Lanfranco.

“Ah, com’è bello l’Uomo” viene presentato per la prima volta nella sua versione definitiva nei giorni mercoledì 15 e giovedì 16 febbraio 2017 alle ore 21:00 all’interno dello Spazio FLIC di via Niccolò Paganini 0/200 a Torino, il nuovo spazio della scuola inaugurato nel gennaio del 2016 in un ex hangar industriale del periferico quartiere Barriera di Milano, nato come nuovo spazio di formazione e da questa stagione adibito anche ad accogliente ed attrezzata sala spettacoli. Lo Spazio è un open space di 700mq, dotato di tutti i confort e di tutte le attrezzature necessarie all’allenamento di numerose discipline (tecniche aeree, trapezio e corda ballant, palo cinese, equilibrismo, ruota tedesca, giocoleria, roue Cyr, verticali, mano a mano), ricavato con tanto lavoro e fatica per gestire al meglio i corsi dei sempre più numerosi allievi ed ora anche per ospitare spettacoli di compagnie esterne, principalmente composte anche da ex-allievi così da continuare ad affiancarli nel loro percorso di crescita professionale, ma non solo.

Uno studio di “Ah, com’è bello l’Uomo” era stato presentato il 20 novembre scorso al Teatro Concordia di Venaria Reale all’interno della rassegna Concentrica organizzata dal Teatro della Caduta, nel contesto di una serata dedicata al circo contemporaneo ideata in collaborazione con la FLIC.

 

Sinossi:

Il regista Albin Warette ha messo in scena un uomo ed una donna attraversano l’evoluzione dell’essere umano nei suoi ultimi secoli, esplorando con entusiasmo i diversi modi di comunicare e le maniere di relazionarsi, passano da sei fasi simboliche ed arrivando ad esplorare con uno sguardo tenero e acerbo la comunicazione contemporanea che gira principalmente attorno agli smartphone.Il terzo individuo, il tecnico cosmico, si diverte della situazione, manipola allo stesso tempo luce e musica senza dimenticare i personaggi, ai quali confida preziosi regali, provocando i cambiamenti.

Le tecniche e gli attrezzi circensi utilizzati sono scala d’equilibrio, mano a mano, verticali, acrobatica e danza. Il duo si è impossessato di ogni disciplina per deformarla e mescolarla: si gioca con verticali incastrate nella scala o equilibri al limite del possibile, colonne a tre con la scala in prima o seconda altura.

Le sei fasi simboliche attraversate dai protagonisti sono:

#homo primaris: puro e brutale

#homo genuinis: la scoperta dei codici sociali

#homo capitalis: appare la proprietà privata

#homo smartphonis: la tecnologia a disposizione di tutti

#homo selfis: il telefono in tutto il suo splendore

#homo superlatif: la ricerca dell’ extraordinario

Lo spettacolo ha una durata di 60 minuti ed è adatto ad un pubblico dai 12 anni in su.

 

Nota d’intenzione della compagnia

Il nostro obiettivo è portare uno sguardo tenero e acerbo sulla comunicazione che tanto è cambiata in due o tre generazioni, che influenza le interazioni sociali e che negli ultimi anni si cristallizza, ovviamente, attorno agli smartphone (e altri derivati). Non c’è da parte nostra nessuna intenzione di posizionarsi sopra alla massa, né di gridare allo scandalo. Semplicemente di guardare in faccia i fatti e il cammino che l’Uomo ha percorso tuffandoci con forza in una constatazione che sia la più reale possibile.

Poiché le cause e l’effetto sono indissociabili parleremo di una traiettoria e non di un semplice momento. E soprattutto spingeremo l’esplorazione al domani. Cosa ci sarà dopo? Siamo dei treni in marcia. Siamo qui e ora, adesso. E domani? Più lontano.

 

La compagnia

Il nome Zenhir nasce dall’incontro fra lo Zenith ed il Nadir. Giulio Lanfranco alla scala cerca l’uno mentre Elena Bosco con le verticali cerca il suo opposto. Così è avvenuta la fusione e la H nel mezzo rappresenta Flavio Cortese, un tecnico particolare che crea il punto di incontro, l’Azimut. Giulio è un ex allievo della FLIC e componente anche della compagnia MagdaClan anch’essa composta principalmente da ex allievi FLIC.

Elena e Giulio insieme hanno approfondito lo studio del mano a mano con Pascal Angelier, fanno parte della compagnia MagdaClan e sono fondatori della compagnia Zenhir. Insieme hanno partecipato a stage di danza con: Peter Jasko, Jozef Frucek & Linda Kapetanea, Martin Kilvady, Anthony Lucky, Milan Tomasik, Milan Herich, Jos Baker, David Zambrano, Ben ‘Fury’, Laura Aris & Jorge Jáuregui, Serena Loprevite, Laboratorio Circus Next con Albin Warette e Jean-Michel Guy, Fabian Wixe, Roberto Magro. Sono attivi nel panorama del circo contemporaneo italiano dal 2006

 

Crediti:

Di e con: Elena Bosco, Giulio Lanfranco, Flavio Cortese.

Aiuto alla scrittura e regia: Albin Warette

Coproduzioni: Spettacolo co-prodotto dalla compagnia MagdaClan Circo, dalla cooperativa C.I.T.A. ed accolto in residenza e co-prodotto dalla FLIC scuola di circo.

Sostegni: La compagnia è stata accolta nel programma di Residenze Accompagnate dell’Espace Catastrophe – Centro Internazionale di Creazione delle Arti del Circo (Belgio) e in residenza presso: Grainerie, fabbrica delle arti del circo di Tolosa (Francia), L’Estruch, fabbrica di creazione di Sabadell (Spagna), Central del Circ di Barcellona (Spagna). Spettacolo sostenuto da Scuola di Circo Chapitombolo (Italia).

Lo spettacolo ha partecipato al Laboratorio di Circus Next a Recife (Brasile).

Ringraziamenti speciali: molte persone hanno incrociato il cammino della compagnia ed hanno contribuito, con il loro aiuto prezioso, passione ed energia, quali Roberto Magro, Serena LoPrevite, Enrica Camurati, Peter Jasko, Elodie Cercleux, Ben Fury, Jean-Michel Guy e l’équipe del MagdaClan Circo.

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