Torna a Forlì 900Fest che ospiterà dal 4 al 7 ottobre i più grandi pensatori politici internazionali sul tema “Libertà e uguaglianza” nel centenario della Rivoluzione russa
Torna 900Fest: a Forlì ospiti illustri s’interrogano su “Libertà e uguaglianza” nel centenario della Rivoluzione russ
“Libertà e uguaglianza, la Rivoluzione russa e il Novecento” è il tema della IV edizione del 900Fest, Festival di Storia del Novecento che si svolge a Forlì dal 4 al 7 ottobre 2017. Il festival s’interroga sul nodo cruciale che da sempre travaglia la sinistra, quello fra libertà e uguaglianza, attraverso il dibattito con ospiti illustri come Michael Walzer, considerato uno dei più importanti pensatori politici contemporanei, il sovietologo Nicolas Werth, lo storico russo Igor Narsky, il sociologo ungherese Gabor Demsky già sindaco di Budapest, lo storico britannico Andy Durgan, studioso della guerra civile spagnola che fu consulente storico di Ken Loach per il film “Terra e libertà”, per citarne alcuni. Per il 900fest apre a Forlì l’importante mostra di foto tratte dalla grande raccolta fotografica “Gulag” di Tomasz Kizny. Il Festival inaugura poi con il recital “Lui non ha scampo”, curato dalla Fondazione Alfred Lewin.
1917-2017. Si parlerà di una grande rivoluzione, quella russa del ‘17, cui seguì un terribile totalitarismo durato più di settant’anni e finito con le rivoluzioni dell’89; della Spagna e della speranza, che corse in Europa, dell’“altra rivoluzione”, quella libertaria; si parlerà degli “altri socialismi”, quello del Poum spagnolo, appunto, e del Bund ebraico polacco; di come videro la rivoluzione russa i libertari americani; della scissione del Partito socialista italiano “per fare come in Russia” e di Turati, Gramsci e altri che ebbero il coraggio di criticare, come Caffi, Orwell, Serge Rosselli, Salvemini. Infine si discuterà del binomio libertà-uguaglianza, fondante della sinistra, ma che questa spesso ha “slacciato” con conseguenze disastrose. Saranno questi i temi al centro della IV edizione di 900fest Festival di Storia del Novecento: dittature, totalitarismi, democrazia, dal titolo “Libertà e uguaglianza, la Rivoluzione russa e il Novecento”, che si svolgerà a Forlì dal 4 all’8 ottobre in varie sedi della città.
Il Festival è organizzato da: Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea della provincia di Forlì-Cesena, Fondazione Alfred Lewin, Anpi, Associazione Mazziniana “G. Bruno” di Forlì, Associazione Luciano Lama, Cooperativa Ricreativo Culturale Alessandro Balducci, Cgil, Cisl e Uil, Arci, Endas e Unione degli Universitari di Forlì.
Il programma.
Il festival si snoda in varie sedi della città. L’inaugurazione è mercoledì 4 ottobre al Salone comunale di Forlì alle 17. Dopo i saluti del sindaco di Forlì Davide Drei interviene lo storico britannico Andy Durgan per parlare del Poum e della rivoluzione spagnola. Durgan ha pubblicato diversi studi sul comunismo non stalinista in Spagna durante la Seconda Repubblica e la relativa guerra civile ed è stato consulente storico di Ken Loach per il film “Terra e libertà” (1995). Segue lo scrittore e giornalista dell’Espresso Wlodek Goldkorn, sul socialismo del Bund polacco e Pietro Adamo, professore di Storia delle dottrine politiche moderne all’Università di Torino, che parla dei libertari americani e la Rivoluzione russa.
Alle 21 va in scena negli spazi del Teatro Félix Guattari (via Orto del Fuoco) il recital “Lui non ha scampo”. Durante lo spettacolo vengono interpretate in italiano canzoni di Vladimir Vysotsky, eseguite in arrangiamenti inediti a cura di Roberto Bartoli e Daniele Santimone. Vysotsky fu uno straordinario poeta e cantautore, tra i più popolari di Russia, i cui versi non furono mai stampati perché censurati dalle autorità sovietiche. Gli artisti sono: Paola Sabbatani (canto), Lelia Serra (letture), Roberto Bartoli (contrabbasso), Daniele Santimone (chitarra). Le letture sono tratte da testi di contemporanei e protagonisti della rivoluzione: poesie di Majakovsky, Blok ed Esenin e citazioni di Viktor Šklovskij, Armando Borghi, Angelica Balabanoff, Victor Serge, Errico Malatesta, Emma Goldman.
Giovedì 5 ottobre il festival prosegue in Sala Provincia che la mattina (dalle 9 alle 12) ospita l’incontro “Altri socialisti” con Marco Bresciani su Andrea Caffi e la Rivoluzione russa, e lo scrittore nonché conduttore di Rai Pagina 3 Vittorio Giacopini su Victor Serge, i bolscevichi, Stalin.
Seguono il professor Luciano Marrocu che parla di George Orwell e la Spagna e il direttore della “Rivista storica del Socialismo” Nicola Del Corno su Carlo Rosselli e il laburismo.
Nel pomeriggio (dalle ore 15) Alfonso Berardinelli interviene sul tema “La rivoluzione bolscevica e la sinistra non comunista”. Critico letterario e saggista italiano, collaboratore di vari quotidiani italiani (Avvenire, Il Sole 24 Ore e Il Foglio) ha vinto il Premio Viareggio nel 2002, nella sezione Saggistica, il Premio Napoli e il Premio Cardarelli per la critica letteraria nel 2008.
Alle 17 Serena Vitale, slavista, scrittrice, traduttrice, e Gian Piero Piretto, esperto di storia della cultura sovietica, parlano dell’Avanguardia e rivoluzione dopo l’Ottobre.
Mentre alle 21 alla Biblioteca comunale di Forlì A. Saffi viene proiettata la versione restaurata del film: “La corazzata Potemkin” di Sergej Michajlovič Ėjzenštejn (1925) con l’introduzione di Gianfranco Miro Gori.
Venerdì 6 ottobre alla Biblioteca comunale di Forlì A. Saffi (dalle ore 9) il tema della mattinata è “La scissione di Livorno e la Rivoluzione russa”. Intervengono: il direttore dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena Carlo De Maria sulla figura di Alessandro Schiavi, Giovanni Scirocco su Filippo Turati, Giovanni Gozzini su Antonio Gramsci e gli anni Trenta, Renato Camurri su Gaetano Salvemini.
Al pomeriggio nel Salone comunale di Forlì il dibattito su “Le rivoluzioni russe del 1917” è affidato alla specialista di storia russa del Ventesimo secolo Maria Ferretti e al direttore del Centro di Ricerca di Storia socioculturale dell’Università di Stato degli Urali del Sud Igor Narsky. Su “1917. La Rivoluzione dei soldati” intervengono lo storico e sovietologo francese Nicolas Werth e la professoressa di Storia contemporanea presso l’Università della Calabria Antonella Salomoni.
Alle 21 alla Biblioteca comunale A. Saffi la proiezione del film Aleksandr Nevskij del 1938, di Sergej Michajlovič Ėjzenštejn, introdotto da Gianfranco Miro Gori.
Sabato 7 ottobre dalle 10 alle 12 nella Sala della Provincia, gli storici Antonino De Francesco e Marcello Flores parlano di “Tra Utopia e Terrore: giacobini e bolscevichi a confronto”.
Nel pomeriggio (dalle 15) al Salone comunale di Forlì, dopo i saluti dell’Assessore regionale alla cultura Massimo Mezzetti, si entra nel clou del festival.
Sul tema che è il cuore del titolo di questa edizione “Libertà e uguaglianza”, interviene il filosofo Michael Walzer considerato uno dei più importanti pensatori politici contemporanei. Già professore ordinario alla Harvard University dal 1980 al 2007 è stato professore (poi prof. emerito) presso l’Institute of Advanced Study di Princeton. Attualmente sta lavorando al tema della giustizia internazionale e a un progetto collettivo focalizzato sulla storia del pensiero politico ebraico. Per trent’anni è stato condirettore di “Dissent”, la rivista politica nata a New York nel 1954 per contrastare sia il maccartismo sia il totalitarismo sovietico. A fare da discussant: Giancarlo Bosetti direttore dell’associazione internazionale Reset-Dialogue on Civilizations e del progetto Arab Media Report, insieme all’economista, già professore di Economia politica alla facoltà di Scienze Politiche dell’Università Statale di Milano, Michele Salvati. Coordina Thomas Casadei.
L’ultima giornata di festival si conclude negli spazi del Salone comunale di Forlì alle 20.30 con la serata dedicata agli anni dal 1917 al 1989 e alle rivoluzioni di Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia. Ospiti: l’ntellettuale ebreo polacco, fondatore e direttore del quotidiano “Gazeta Wyborcza” Adam Michnik, l’ex sindaco di Budapest Gabor Demszky, già parlamentare europeo, e il diplomatico e direttore del Centro Ceco di Varsavia Petr Janyska. Coordina Wlodek Goldkorn.
La mostra.
Il festival ospita una importantissima mostra di 95 foto tratte dalla grande esposizione “Gulag” di Tomasz Kizny (Bruno Mondadori, 2003). La mostra, che verrà inaugurata mercoledì 4 ottobre alle ore 10 nella Sala del Chiostro della Chiesa di San Mercuriale in Piazza XX Settembre, rimarrà aperta fino al 14 ottobre e proviene da una documentazione fotografica senza precedenti, frutto di diciassette anni di ricerche, che raccoglie 550 fotografie, la maggior parte delle quali inedite, sulla storia dell’ex Unione Sovietica e sul suo sistema concentrazionario.
Tomasz Kizny, fotografo e giornalista polacco, dopo l’entrata in vigore della legge marziale nel 1981, è stato uno dei fondatori di “Dementi”, associazione clandestina di fotografia indipendente. Dal 1986 ha raccolto le testimonianze dei vecchi prigionieri di guerra polacchi tornati in patria dopo la morte di Stalin. Dopo la caduta del regime sovietico ha viaggiato su tutto il territorio dell’ex Unione Sovietica alla ricerca di ricordi e tracce di quello che costituiva un mondo a parte, quella terra sperduta nel mezzo dell’immensità sovietica: il Gulag. Vive e lavora a Parigi.
Il festival è realizzato in collaborazione e con il patrocinio di: Ministero dei beni e delle attività culturali, Regione Emilia-Romagna, Comune di Forlì, Provincia di Forlì-Cesena, Università di Bologna – Dipartimento di interpretazione e traduzione, Atrium, Insmli, Masque Teatro, Emilia-Romagna festival e con il contributo di Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Conad, Legacoop Romagna, Assicoop, Cna Forlì-Cesena.
900fest quest’anno è riconosciuto dal Miur come corso di aggiornamento per insegnanti. È stata inoltre lanciata una campagna di crowdfunding che si trova sulla piattaforma: www.produzionidalbasso.com.
IV edizione 900Fest, Festival di Storia del Novecento: dittature, totalitarismi, democrazia
“LIBERTA’ E UGUAGLIANZA. La Rivoluzione russa e il Novecento”
Forlì 4-7 ottobre 2017
Direttore scientifico Marcello Flores
Per informazioni:
Fondazione Alfred Lewin
info@alfredlewin.org – 0543 36698