Brisighella (RA), “… nel sotterraneo Mondo”, presentazione libro il 6 aprile 2018
Venerdì 6 aprile 2018, alle ore 17,30
Municipio di Brisighella
Via Naldi n. 2
Brisighella (RA)
Presentazione del volume
“…nel sotterraneo Mondo”
La frequentazione delle grotte in Emilia-Romagna tra archeologia, storia e speleologia
a cura di Paolo Boccuccia, Rossana Gabusi, Chiara Guarnieri e Monica Miari
Intervengono:
Davide Missiroli, Sindaco di Brisighella
Massimiliano Costa, Direttore Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola
Massimo Ercolani, Presidente Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna
Paolo Boccuccia, Rossana Gabusi, Chiara Guarnieri, Monica Miari, Soprintendenza Archeologia, belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
Maurizio Cattani, Università di Bologna – Cattedra di Preistoria e Protostoria
Conclude:
Manuela Rontini, Consigliere regionale, Presidente Commissione Territorio, Ambiente, Mobilità
ingresso libero
per info: Massimo Ercolani – Tel. 3357793676 massimoercolani55@gmail.com
“Passammo nella chiusa aria e nel gelo. Il gaio suon delle nostre parole restituiva a noi l’eco profondo: parea s’andasse nel sotterraneo Mondo!”
Così nel 1889 il poeta bolognese Enrico Panzacchi descrive il suo ingresso in una delle più note cavità dell’Emilia-Romagna, la Grotta del Farneto. Cavità che l’uomo ha spesso abitato, frequentato, utilizzato, visitato e sfruttato.
Nella storia dell’uomo le grotte hanno sempre costituito un ambiente del tutto particolare: dall’assidua frequentazione nel periodo preistorico (con svariati utilizzi, abitazione, ricovero temporaneo o luogo di sepoltura), a una connotazione più prettamente religiosa dalla protostoria all’età romana, fino al rispetto sacrale (e talora magico) di cui erano ammantate in età medievale.
Dal punto di vista archeologico, lo studio delle grotte si è intrecciato fin dall’Ottocento con le ricerche geologiche e ancor più speleologiche, contribuendo a perfezionare il metodo stratigrafico ormai imprescindibile anche in campo archeologico. Compito delle Soprintendenze è identificare i siti che conservano depositi archeologici e provvedere alla loro tutela; altrettanto importante sarebbe realizzare un sistema di controllo che le protegga dalle manomissioni di clandestini o persone non attrezzate per la ricerca archeologica e magari, dove possibile, valorizzarle.
Il fascino emanato da questo mondo incontaminato e in apparente equilibrio trae nuova linfa dalla moderna frequentazione speleologica e dalla conoscenza delle testimonianze archeologiche che nelle varie epoche le società umane hanno lasciato all’interno di tali luoghi, fornendo nuovi percorsi e opportunità alla valorizzazione del territorio.
Curato dagli archeologi di SABAP-BO Paolo Boccuccia, Rossana Gabusi, Chiara Guarnieri e Monica Miari, il volume “…nel sotterraneo Mondo”. La frequentazione delle grotte in Emilia-Romagna tra archeologia, storia e speleologia pubblica gli Atti dell’omonimo convegno che si è tenuto a Brisighella (RA) il 6 e 7 ottobre 2017.
Raccogliendo le testimonianze, gli studi e i dati più recenti di geologi, archeologi, antropologi, speleologi, archeozoologi e archeobotanici sulla frequentazione delle grotte in Emilia-Romagna, l’opera riflette sul rapporto intercorso nei secoli tra l’uomo e le grotte dando conto del lavoro svolto dagli speleologi nelle grotte dei Gessi reggiani, bolognesi e nella Vena del Gesso romagnola e diventando quindi valido strumento di lavoro per chiunque intendesse avvicinarsi a questo argomento
Il volume fa parte della collana DEA, Documenti ed Evidenze di Archeologia, curata dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.
L’iniziativa è promossa da Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna, Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola e Comune di Brisighella, con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria