Firenze – Roma: A inizio Marzo due settimane dedicate al drammaturgo catalano Josep Maria Miró
Due settimane dedicate al pluripremiato drammaturgo catalano Josep Maria Miró con due spettacoli, di cui uno in prima nazionale, a Firenze e Roma, e la presentazione della raccolta dei suoi testi teatrali nel libro edito da Cue Press.
Il Centro di Produzione Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi prosegue nella sua storica attività di promozione della nuova drammaturgia contemporanea portando in scena sia testi di autori largamente affermati all’estero ma quasi sconosciuti in Italia, come il francese Remi De Vos (“Alpenstock”), sia adattando alla scena le opere letterarie di prestigiosi autori internazionali come la turca Elif Shafak (“La bastarda di istanbul” con Serra Yilmaz) e il franco-belga Eric Emmanuel Schmitt (“L’intrusa” con Lucia Poli).
Fra i drammaturghi portati in scena in Italia, per la prima volta, dal Teatro di Rifredi figura Josep Maria Miró, autore e regista teatrale catalano di fama internazionale i cui testi sono tradotti in quindici lingue e prodotti in molti paesi, tra cui Argentina, Messico, Regno Unito, Francia, Italia, Stati Uniti, Cipro, Grecia, Germania, Russia, Croazia, Brasile, Uruguay, Porto Rico. Dalla stagione 2013-14 è membro del Comitato di lettura del Teatro Nazionale della Catalogna (TNC) e ha vinto, per due volte, il prestigioso Premio Born de teatre, oltra ad essere stato finalista al premio internazionale Stückmarkt 2009 promosso dal Berliner Festspiele tra autori di tutta l’Europa.
A questo autore, rappresentato per la prima volta in italia, con grande successo di critica e di pubblico, con la messa in scena al Teatro di Rifredi lo scorso anno de “Il principio di Archimede”, saranno dedicati alcuni momenti in due tappe nazionali.
Andrà in scena in prima nazionale venerdì 1 e sabato 2 marzo, alle ore 21, presso il Teatro di Rifredi, lo spettacolo “Nerium Park”, di Josep Maria Miró, thriller nero in dodici quadri, ambientato in un modernissimo complesso abitativo appena fuori città, circondato da alti oleandri. Qui Bruno e Marta decidono di acquistare, con mutuo trentennale, un prestigioso appartamento di nuova costruzione, che appare come un’oasi di felicità immersa nel verde. Col passare dei mesi, e con l’incombere della crisi economica, i due si accorgono di essere gli unici abitanti del parco, nascosto all’ombra di quel fiore, che ora non appare più così incantevole ma quasi ossessivo. Lo spettacolo racconta dodici mesi della loro vita in cui, a partire dal licenziamento del giovane, il rapporto di coppia diviene sempre più teso, la casa appare come una prigione di cui è impossibile liberarsi e uno strano individuo, che alberga nel caseggiato abbandonato, ossessiona la vita di Bruno e Marta, facendo emergere tra loro profonde discrepanze emotive. Così, quella che sembrava una storia d’amore, allietata anche dalla notizia dell’arrivo di un figlio, si trasforma in un crescendo di tensioni e suspense.
Per la sua prima produzione il Nuovo Teatro Sanità di Napoli, vincitore del premio Rete Critica come miglior progetto teatrale, mette in scena uno spettacolo che racconta, senza retorica, ciò che si nasconde dietro la cortina fiorita del perbenismo di questi anni, caratterizzati da un distacco umano molto in uso sui luoghi di lavoro, che si insinua poi nei rapporti personali, fino quasi a congelarli.
Diretto da Mario Gelardi – vincitore, negli anni, di numerosi riconoscimenti fra cui il Premio Flaiano, il Premio Ustica (sezione del premio Scenario), il Premio E.T.I. Gli Olimpici del teatro come migliore autore di novità italiana e, ultimamente, del Premio Giuseppe Fava per il teatro e l’impegno civile, “Nerium Park” è un testo formidabile, rappresentato con grande successo in tutto il mondo, da Buenos Aires ad Avignone e che ora approda per la prima volta in Italia, grazie alla traduzione di Angelo Savelli, regista e direttore artistico del Teatro di Rifredi.
In scena due giovani attori napoletani, Chiara Baffi, Premio Ubu – Miglior Attrice Under 30 e Premio Eleonora Duse – Miglior Attrice Emergente, con lunghe esperienze con Luca De Filippo, Toni Servillo, Francesco Rosi e Mario Martone, e Alessandro Palladino, attore di formazione teatrale, tra i protagonisti di Gomorra e del film “Due soldati” di Marco Tullio Giordana.
In occasione del debutto dello spettacolo, sabato 2 marzo alle ore 18,00, al Teatro di Rifredi, sarà presentato il libro “Teatro” edito da Cue Press che raccoglie 4 testi dell’autore, tradotti da Angelo Savelli. Alla presentazione, organizzata in collaborazione con la Fondazione Teatro della Toscana e introdotta da Xavier Albertì, direttore del Teatro Nazionale di Catalogna e Daniele Corsi, professore di Lingua e Traduzione Spagnola all’Università per Stranieri di Siena, parteciperanno l’autore, l’editore Mattia Visani, il regista e traduttore Angelo Savelli, il regista dello spettacolo Mario Gelardi e alcuni degli attori degli spettacoli “Nerium Park” e “Il principio di Archimede”.
Dopo il successo dello scorso anno arriva a Roma, allo Spazio Diamante, dal 7 al 10 marzo e dal 14 al 17 marzo (feriali ore 21, festivi ore 17) lo spettacolo “Il Principio di Archimede”.
Tradotto e diretto da Angelo Savelli, “Il principio di Archimede” si svolge nello spogliatoio di una piscina, nell’arco delle ore che intercorrono tra le lezioni mattutine e quelle pomeridiane. Durante un allenamento il bacio dato da un giovane istruttore ad un suo allievo, terrorizzato dall’acqua, provoca le perplessità di alcuni genitori, già turbati da un caso di pedofilia verificatosi in una vicina ludoteca, e innesca, fra i quattro personaggi in scena, una spirale di diffidenza che fa emergere un contesto di pregiudizi e paure che porteranno dal sospetto alla psicosi collettiva, dall’indiscrezione alla crocefissione mediatica. Testo complesso che, partendo da un apparente caso di pedofilia, ci parla della paura, dell’educazione e delle relazioni sociali, “Il principio di Archimede” chiede che il singolo spettatore, uscendo dal teatro, si posizioni moralmente su ciò che ha visto e si interroghi sulla sua personale visione della società.
Un testo formidabile, rappresentato in tutto il mondo con enorme successo – Buenos Aires, Miami, Londra, Manchester, Atene, Nicosia, Tübinga, Rio de Janerio, Santiago del Cile, Città del Messico, San Pietroburgo, Lille, Quito – che è al tempo stesso la rappresentazione della spirale che dalla paura porta alla violenza e una metafora dell’ambiguità della verità. Fra gli interpreti Giulio Maria Corso, giovane attore diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, vincitore del premio Persefone come miglior attore emergente e del Premio Siae (2011 e 2014) ha lavorato, tra gli altri, con Liliana Cavani e Ugo Gregoretti ed ha prestato il suo talento ai più vari generi, a partire dal musical (“Rapunzel” con Lorella Cuccarini, per la cui interpretazione ha vinto l’Oscar Italiano del musical come miglior attore protagonista) al docufilm di Rai Uno “Adesso tocca a me” sull’omicidio del giudice Borsellino.
Teatro di Rifredi | via Vittorio Emanuele II, 303 – Firenze | tel. 055/422.03.61
Spazio Diamante | via Prenestina, 230 – Roma | tel. 06/ 27.85.81.01