Repubblica Dominicana: Info e Storia

Stato dell’America centrale, occupa la parte orientale dell’isola d’Hispaniola e confina a ovest con Haiti.
Il territorio è caratterizzato dalla Cordillera Central, una catena elevata che raggiunge i 3.175 m del Pico Duarte e i 3.140 nella Loma Tina.
La catena è fronteggiata a nord, oltre la fertile valle del Cibao, dalla Cordigliera Settentrionale o Sierra de Monte Christi, che culmina nella Loma Diego de Ocampo e scende a nord su una costa alta e rocciosa.
A sud della Cordigliera Centrale, superata la valle di San Joanne, si innalza la Sierra de Neiba (2.262 m) fronteggiata a sua volta dalla Sierra de Bahoruco. Tra le due sierre si apre una profonda depressione che si protende in territorio haitiano ed è in parte occupata dal lago salato Enriquillo, 42 m sotto il livello del mare.
La parte orientale del paese è una penisola prevalentemente pianeggiante attraversata dalla Cordigliera Orientale che non supera i 1.000 m di altitudine e digrada in un’ampia zona pianeggiante che arriva al mare con coste basse e sabbiose.
Le acque territoriali sono ricche di formazioni coralline e povere di isole e isolotti; da ricordare l’isola Beata, dal territorio pianeggiante che rappresenta anche il punto più meridionale del territorio dominicano.
Il clima è tipicamente tropicale, caldo e non eccessivamente umido, determinato, oltre che dalla latitudine, dall’influsso degli alisei di nord-est.
Due fiumi sfociano nell’oceano Atlantico (Yaque del Nord e Yuno) mentre nel Mar delle Antille sfocia lo Yaque del Sud.
La capitale è Santo Domingo de Guzmán (1.323.000 ab.), porto commerciale e importante centro industriale; altre città sono San Pedro de Macorìs (79.000 ab.), Barahaona, San Cristóbal, La Romana sulla costa meridionale.
Altre città nella parte centrosettentrionale del paese sono Santiago de los Caballeros, San Francisco de Macorís, La Vega, Puerto Plata e Samaná.
L’agricoltura presenta aspetti contraddittori: da una parte la coltivazione tradizionale in proprietà di media o piccola estensione, da cui provengono i generi di consumo interno, e dall’altra la grande piantagione moderna, meccanizzata, riservata alla produzione di prodotti per l’esportazione, in particolare canna da zucchero, ma anche caffè e cotone, affiancati in anni recenti alla coltivazione della canna da zucchero per far fronte alla crisi della domanda mondiale di tale prodotto.
Destinati al consumo interno sono invece cereali, in particolare riso e manioca, la patata dolce e ortaggi; le banane vengono esportate.
Notevole è il patrimonio forestale, in particolare per quanto riguarda la produzione di essenze pregiate e di legname.
Le risorse minerarie non sono certo irrilevanti, ma sono adeguatamente sfruttati soltanto i giacimenti di bauxite i minerali nichel-ferrosi, oro e salgemma.
In fase di potenziamento sono i programmi di estrazione petrolifera che potrebbe garantire i due terzi del fabbisogno nazionale.
L’attività manifatturiera è quasi del tutto limitata alla trasformazione dei prodotti agricoli locali; si tratta infatti di zuccherifici, distillerie, manifatture di tabacchi, cotonifici, oleifici e birrifici.
Le esportazioni riguardano prevalentemente i prodotti agricoli e sono per il 60% destinate agli Stati Uniti.

STORIA
Nel 1492 Cristoforo Colombo raggiunge l’isola di Haiti, che chiama Hispaniola. Nei due secoli successivi, la prima colonizzazione spagnola determina la scomparsa delle popolazioni autoctone (indiani arawak). Nel 1697 l’isola viene suddivisa tra la Francia (Haiti) e la Spagna con il trattato di Ryswick. Nel 1795 la colonia spagnola è ceduta alla Francia con il trattato di Basilea.
Nel 1809 i dominicani si liberano delle truppe francesi. Negli anni 1822-1844 la repubblica di Haiti mantiene il proprio dominio su tutta l’isola. Nel 1844-1861, a seguito di una ribellione contro gli haitiani, viene proclamata la Repubblica Dominicana. Successivamente il presidente Pedro Santana proclama il ritorno della repubblica alla Spagna. Nel 1865 la Spagna rinuncia definitivamente alle sue pretese. Nel 1870-1916, il paese è scosso da numerosi colpi di stato e finisce per cadere nelle mani degli Stati Uniti.
Gli americani portano avanti una politica di ordine che facilita l’arrivo al potere di Rafael Leonidas Trujillo. Dal 1930 al 1961 quest’ultimo esercita una dittatura assoluta. Egli viene assassinato nel 1961. Il suo successore Juan Bosch, eletto presidente, viene rovesciato dai militari. Nel 1965, temendo il contagio castrista, gli Stati Uniti, intervengono militarmente. Negli anni successivi Joaquin Balaguer si mantiene al potere appoggiandosi sull’esercito. Nel 1978 Antonio Guzmán Fernandez, candidato del partito rivoluzionario domenicano, viene eletto presidente. Quattro anni dopo gli succede Jorge Blanco. Nel 1986 J. Balaguer ritorna alla presidenza della repubblica e viene successivamente rieletto alla guida dello stato.

SCHEDA
Abitanti: 7.910.000
Superficie: 48.730 km2
Densità: 162,3 ab./km2
Capitale: Santo Domingo de Guzmán
Governo: Repubblica presidenziale
Moneta: Peso dominicano
Lingua: Spagnolo
Religione: Cattolica

Info: www.godominicanrepublic.com/ (Italiano + altre lingue)