La tradizionale architettura Thai è quasi esclusivamente dominata dalla religione. Gli architetti credono che l’atto della creazione deve essere un atto di merito e rappresentazione di verità stabili, più che un atto di espressione. Il complesso wat dei templi buddisti è il perfetto esempio di questa concezione.
Ci sono, forse, più di 30.000 wats nel regno; ogni complesso è unico così come ogni periodo degli undici secoli di storia religiosa thailandese, tutti caratterizzati dagli stessi, identici componenti. L’architettura religiosa e lo sviluppo culturale può essere tracciato dal periodo Khmer del nono secolo, attraverso i periodi Sukhothai, Ayutthaya e Lanna fino all’attuale era Rattanakosin.
Uno dei più sbalorditivi wat del regno è il Wat Arun o il Tempio dell’alba di Bangkok, costruito lungo la sponda ovest del fiume Chao Phraya durante il periodo Ayutthaya. Il tempio può vantare un’impressionante cima di prang alta ben 79 metri, meta favorita dai visitatori per molti anni e, ancora oggi, la migliore vista nella calda luce del tramonto. Ma in qualsiasi parte del regno vi troviate, non sarete mai troppo lontani da un tempio il cui disegno deriva da quelli successivi.
Lontano da Bangkok e nelle pianure centrali del regno si trovano le antiche città di Ayutthaya e Lop Buri. I visitatori possono facilmente trascorrere alcuni giorni alla scoperta e all’esplorazione delle rovine ben conservate delle due città che testimoniano la reminiscenza della gloria del regno. E’ così grande la magnificenza e la bellezza delle rovine che Sukothai e Ayutthaya sono stati dichiarati patrimonio mondiale dall’UNESCO. Un’architettura di natura completamente diversa può essere trovata nelle vicinanze della città occidentale di Kanchaburi.
E’ qui che, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, le forze di occupazione giapponese usarono gli alleati Pow e il lavoro degli schiavi asiatici per costruire l’infame ponte ferroviario sul fiume Kwae Yai. L’architettura domestica thailandese è caratterizzata da una forma semplice e armoniosa e si adatta molto bene a sopportare il clima tropicale. Esistono molti modelli comuni alle case tradizionali lungo tutto il paese.
Intere aree sono sorte su gradini per proteggersi dalle inondazioni e per permettere alla vita di fiorire lungo le sponde di fiumi o in zone alluvionate; i tetti sono spesso inclinati per far scorrere via velocemente l’acqua piovana e molti sono decorati per riflettere le influenze religiose e storiche locali; l’uso di legni resistenti, di bamboo e di foglie secche nel processo costruttivo aiuta a mantenere le abitazioni fresche e asciutte.
Ci sono tuttavia differenze regionali nello stile, le case del nord hanno finestre più piccole a causa del clima fresco mentre, nelle pianure centrali del regno, le case dispongono di un’ampia veranda che spesso serve come area comune per case diverse.
Il design delle case tradizionali thailandesi è spesso dettato dalla vita in aree rurali, ma non è così in città. La casa forse più famosa che vale una visita solo per lo splendido giardino e la classica architettura thialandese, è quella di Jim Thompson, al centro di Bangkok.
L’antica residenza del famoso produttore di seta thailandese è un classico esempio di come le tradizionali case thailandesi continuino a sopravvivere vicino ai moderni grattcieli e palazzi condominiali nella cosmopolita Bangkok.