Le nove città episcopali, scrigni urbani in cui le «vecchie pietre» la fanno da protagoniste, compongono una sosta indispensabile per la scoperta del patrimonio architettonico bretone. Che siano segnate da eredità gallo-romane o legate alle migrazioni celtiche della Gran Bretagna, queste città non hanno mancato di edificare magnifiche cattedrali. La tradizione ritrovata del Tro Breiz è un modo originale di visitare sette di questi episcopati, ispirati dalla cristianizzazione bretone.
Le Città cattedrali
Festiva, Rennes lo è sicuramente.
Dai mercati garniti di succulenti prodotti freschi alle manifestazioni culturali dalla di fama internazionale, la capitale della Bretagna sa ridar vita alle sue vecchie pietre. Le belle case con le strutture in legno si affacciano sulle strade come per farvi una confidenza. Le dimore private del XVII secolo ricordano la ricchezza della città e le società parlamentari sotto l’ancien regime. Il Parlamento di Bretagna, dai sontuosi decori dipinti, alterna granito e pietra da taglio per un insieme tanto maestoso quanto equilibrato.
Vascello gotico approdato nella Bretagna Romantica, la cattedrale St-Samson (XVIII e XVII sec.), a Dol-de-Bretagne, si slancia graziosamente verso il cielo. Spingete la porta di questo monumento importante dell’arte gotica: possiede una delle vetrate più antiche della Bretagna. Sarà sempre il momento di misurare a grandi passi, di androne in androne, le case della Grande Rue des Stuarts.
Quando il monaco gallese Malo sbarca in Bretagna (fine VI sec.), la rocca che porterà presto il suo nome ospita solo un eremita.
Malgrado i tormenti della Storia, la Città Corsara ha oggi ancora un fiero portamento: le sue case di armatori, al riparo dietro i bastioni, il suo castello a strapiombo sui flutti, la sua torre Solidor posta sul filo dell’acqua colpiscono i visitatori per la loro presenza senza tempo.
Patrono degli avvocati, lui stesso avvocato dei poveri, san Yves (1253-1303) è nato a Tréguier. Il 19 maggio 2003 la città episcopale festeggia il 7° centenario della morte del santo. L’occasione di scoprire questa bella città medievale, volta verso il largo e in cui le pittoresche case con strutture di legno affiancano l’eredità episcopale, come la cattedrale Saint-Tugdual, capolavoro altero in cui si rispondono granito rosa e grigio, scisto e pietra di Caen. Il suo chiostro gotico flamboyant è inoltre uno dei più belli di Bretagna.
Meraviglie architettoniche
Il mare, lo contemplerete dall’alto scalando la cima del Kreisker, a Saint-Pol-de-Léon: la punta del campanile è alta 77 m. Cattedrale (XIII s.), antichi seminari e conventi, canoniche… ricordano l’antica vocazione episcopale della città di saint Pol Aurélien.
Mitica e magica, Quimper si presta volentieri ai superlativi e sotto le guglie della cattedrale Saint- Corentin, accoglie ogni anno il Festival di Cornovaglia. Le case con le strutture in legno del XIV e XVIII secolo affiancano le dimore dalle facciate di pietra del XVIII sec. meraviglie architettoniche che riflettono le acque dell’Odet.
Due volte millenaria, Vannes del tempo che passa ha conservato solo il meglio. I bastioni cingono sempre la vecchia città e le sue vie pedonali, orlate di case dalle strutture di legno e di dimore private, sono una delizia per il passeggiatore. Vie che convergono tutte verso la cattedrale Saint-Pierre. Al riparo dietro le mura degli antichi mercati, il museo delle Belle Arti non è che uno dei molteplici punti di incontro tra la vita artistica ed i visitatori.
Troverete la più grande cattedrale di Bretagna a Nantes, capitale storica del Ducato di Bretagna e vi stupirete del contrasto tra la cinta del castello, edificata nel XV sec. e la sua dimora Rinascimentale. Il porto ed i bei quartieri del XVIII vi invitano alla passeggiata.
Il Tro Breiz
Esiste un modo tanto originale quanto conviviale di andare incontro a queste città episcopali.
Nel Medio Evo, i pellegrini del Tro Breiz (giro di Bretagna) si prostravano sulle tombe dei sette evangelizzatori dell’Armorica: saint Samson a Dol-de-Bretagne, saint Patern a Vannes, saint Corentin a Quimper, saint Tugdual a Tréguier, saint Pol Aurelien a Saint-Pol-de- Léon, saint Brieuc e saint Maolo nella loro città. Talvolta castigo imposto per decisione di giustizia, più spesso viaggio mistico, il pellegrinaggio garantiva ai bretoni di guadagnarsi il Paradiso.
A condizione di percorrere i 600 km di un itinerario pericoloso (20 km al giorno per 30 giorni!) e di passare per ciascuno dei 7 episcopati. Oggi, l’associazione Les Chemins du Tro Breiz rimette i pellegrini sulle strade e sui cammini dell’Armorica: che siate credenti o atei, amerete scoprire diversamente la Bretagna, da fontane sacre a insiemi parrocchiali, attraverso paesaggi spesso magici.