GUBBIO (PG)
La più bella città medioevale (da Perugia 40km,SS 298)
È una città ricca di storia, monumenti e profonda umanità, che per le sue peculiarità ha affascinato illustri viaggiatori quali Papini, D’Annunzio, Piovene, Zeri, Hesse. Se le “Tavole Eugubine” (III-I sec. a.C.), i resti del Teatro Romano (I sec. a.C.) e miriadi di frammenti dell’Età del Bronzo testimoniano la sua antica grandezza, il Medioevo è illustrato dalla città come appare oggi, uno spazio urbano progettato nell’età comunale, pervenutoci integro nel suo impianto e nei suoi monumenti e nella sua materia dominante: la “pietra”.
DA VEDERE
Palazzi Pubblici e Piazza Grande, complesso monumentale di straordinaria arditezza, della prima metà del ‘300. La piazza pensile fu costruita alla fine del sec. XV e raccorda i palazzi sedi in passato delle due magistrature civili.
Il Palazzo dei Consoli, imponente costruzione completata verso il 1340, che oggi ospita il Museo Civico.
L’incompiuto Palazzo del Podestà, ora residenza municipale.
Palazzo Ducale edificato dopo il 1470 su disegno di Francesco di Giorgio Martini per volere di Federico da Montefeltro.
Cattedrale (secc. XIII-XIV) interno ripristinato all’inizio del ‘900.
Nell’attiguo Palazzo dei Canonici è ospitato il Museo Diocesano.
Chiesa di S. Francesco (XIII sec.) Nelle absidi affreschi del Nelli.
Di notevole interesse sono le chiese di S. Agostino, S. Domenico, S. Pietro e San Giovanni.
Teatro Romano (fine del I sec. a.C.).
Parco Ranghiasci all’interno delle antiche mura urbiche.
NEI DINTORNI
Gola del Bottaccione subito a Nord di Gubbio.
Lo studio della zona ha permesso al geologo americano Walter Alvarez di elaborare la più famosa teoria sull’estinzione dei dinosauri. La gola accoglie anche pregevoli testimonianze storico-artistiche di varie epoche, dall’ “Acquedotto” medievale, all’Eremo di S. Ambrogio.
Cinta muraria di Gubbio, ancora ben conservata, fu edificata alla fine del sec. XIII e poi adeguata a nuove esigenze difensive.
Interesse sono le sei porte che si aprono in essa: alcune conservano avanzi di decorazione pittorica, stemmi della città o addirittura gli antichi battenti lignei.
Chiesa di S. Secondo, edificata nel V sec. d.C. , l’aspetto attuale si deve a rifacimenti successivi.
Basilica di Sant’Ubaldo, quasi in vetta al Monte Ingino e raggiungibile anche con una comoda Funivia, conserva il corpo incorrotto del Santo patrono della città e i Ceri di Gubbio.
Chiesa della Vittorina (XIII sec.)costruita nel luogo in cui, secondo la tradizione, S. Francesco incontrò il lupo di Gubbio.
DA ASSAGGIARE
“Il friccò” preparato con carni bianche e cotto con vino, aceto, aglio, rosmarino, olio e spesso con pomodoro, meglio se accompagnato dalla “crescia”, impasto di farina acqua e sale, cotta “sul panaro” (una lastra di pietra infuocata) sotto la cenere calda. La “crescia” si gusta anche con erbe campagnole cotte o salumi locali.
Il “tartufo” raro, misterioso e raffinato.
Presente anche nella specie più pregiata, il “bianco”, in tutto il comprensorio.
Il “pan caciato” viene prodotto soprattutto da ottobre a febbraio in occasione della raccolta delle noci, che insieme a dadini di formaggio pecorino o caciotta, vengono addizionate all’impasto del pane.
MANIFESTAZIONI
Processione del Cristo morto, venerdì Santo.
Festa dei Ceri, 15 maggio.
Palio della Balestra, ultima domenica di maggio.
Gubbio Festival luglio.
Spettacoli Classici al teatro romano luglio/agosto.
Torneo dei Quartieri 14 agosto.
No Borders Italian Jazz Festival agosto
Mostra Mercato del Tartufo Bianco e dei prodotti tipici fine ottobre/primi novembre.
Concerto sotto l’Albero dicembre.
Albero di Natale più grande del mondo 7 dicembre/10 gennaio.
Presepi a grandezza naturale – parco della Vittorina – 24 dicembre/10 gennaio
Le vie del presepe nel quartiere di san martino – 8 dicembre/10 gennaio.
IAT di Gubbio, tel. 0759220693;
info@iat.gubbio.pg.it; https://www.umbriatourism.it/it/-/gubb-1