REPUBBLICA DOMINICANA: LE ZONE, I MONUMENTI, LE BELLEZZE NATURALI
SANTO DOMINGO
La città coloniale
Costruita nel 1502 da Nicolas de Ovando, è la parte della città più antica e ricca di monumenti.
Lungo la calle de las Damas si trova il Fuerte del Homenaje, noto anche come La Fortaleza, il più antico del nuovo mondo; la Casa de Bastidas è il Palazzo dei Capitani; la Casa de Ovando, famosa per la sua porta di ingresso in stile gotico dell’epoca di Isabel la Catòlica, unica nel mondo.
La Plaza de Espana è dominata dall’Alcazar di Colombo, la casa di Diego, figlio di Cristoforo Colombo: palazzo in stile gotico-moresco in cui l’esuberante vegetazione tropicale che lo circonda esalta la sua bellezza.
In calle de Isabella Catòlica si trova la Cattedrale di Santa Maria la Menor, Primate d’America, uno dei monumenti simbolici dell’isola, il Palazzo di Borgella, gli imponenti Resti di San Francisco, la Casa del Duarte e la Chiesa di Santa Barbara.
Passeggiando lungo calle Padre Billini si può ammirare la Chiesa Regina Angelorum, costruita più di 200 anni fa, la Casa del Tapao, un misterioso uomo mascherato, la Chiesa de 10s Dominicos, sede della prima Università dell’America, la Casa del Tostado, la Chiesa di Santa Clara e la Casa de la Moneda, tra gli altri monumenti. In città si può approfittare di una cucina squisita e di un ambiente festivo nelle sue notti calde.
La città moderna
Coloro che credono che il tanto declamato fascino della capitale è dovuto solamente al suo passato, possono iniziare a cambiare opinione.
Santo Domingo è anche una città giovane, spumeggiante, piena di vita, divertimenti e sorprese.
Parchi
Tra una visita a un museo e una passeggiata nella città coloniale, un po’ di tempo per una meritata pausa a contatto con la natura. Torneremo come nuovi! Acquario Nazionale (avenida Espana): unico nel suo genere.
Un corridoio trasparente avvolge il visitatore e gli consente di passeggiare sul fondo del mare circondato da pesci multicolori di mille specie diverse. Giardino Botanico: un’esplosione di tonalità verdi nel cuore dell’area urbana in pieno sviluppo dove si potrà godere del profumo di più di 300 varietà di orchidee e di una passeggiata tra le ricostruzioni di tuffi gli ambienti naturali dei tropici.
Da non perdere la visita al Giardino Giapponese. Parco Mirador del Sur (Avenida Anacaona e Avenida Mirador del Sur), il luogo prediletto dai dominicani per fare jogging e picnic. Di notte tuffi si recano alla discoteca nel parco, scavata nella celebre caverna dei Tai’nos, piena di stalaffiti e stalagmiti.
Divertimenti di giorno e di notte
Di pomeriggio si consiglia caldamente di recarsi a una gallera (arena per galli da combattimento), la tipica costruzione cilindrica in cui si tengono i combattimenti tra galli. Ci sono poche esperienze che possono avvicinare così tanto il turista allo spirito dominicano. E di notte? Tanto divertimento quante sono le stelle del cielo, dovremmo dire. Casinò (aperti dalle 17:00 alle 4:00), varie discoteche e pittoreschi locali con musica dal vivo
Shopping
I negozi della capitale offrono il meglio dell’artigianato locale. Coloro che cercano quadri o sculture possono recarsi alle gallerie d’arte nel quartiere di Atarazana, nei pressi dell’Alcazar di Colombo. I negozi di articoli artigianali e le boutique si concentrano intorno alla piazza della Cattedrale e in calle del Conde.
Sono numerosi anche i centri commerciali come Plaza Centrai, Diamond Mali Plaza Naco, tra gli altri. È bene ricordare che tutti i centri turistici principali hanno pittoreschi negozi di artigianato.
Mercato Modello
Questo è quanto si può trovare nei banchetti di questo mercato nel centro della avenida Mella: ambra e larimar (pectolite), madreperla e frutta, tappeti e corallo nero, vestiti… piena di vita, divertimenti e sorprese.
Musei
Oltre al Museo Nazionale di Storia e Geografia, al Museo Nazionale di Storia Naturale e al Museo Mondo di Ambra, spiccano: L’Alcazar di Colombo (Plaza de Spagna), elegante edificio realizzato da Diego, il figlio di Cristoforo Colombo, per ospitare la sua corte. La bellezza di questo maestoso palazzo unisce in modo armonico lo stile gotico con quello rinascimentale italiano, che esalta l’esuberante vegetazione tropicale che lo circonda. Museo de las Casas Reales (calle de Las Damas): il turista si
immerge nella vita ai tempi della colonia, tra usi e costumi dei Governatori, scoperte sottomarine e segreti sulla lavorazione dello zucchero. Museo dell’Uomo Dominicano (Plaza de la Cultura): una descrizione completa delle civiltà precolombiane e del folklore locale (maschere di carnevale, riti vudù, vestiti tipici, ricostruzione di un villaggio Taino, ecc…). Una curiosità: in questo museo sono esposte le papamobili, i veicoli che hanno trasportato il Papa Giovanni Paolo Il.
Altri monumenti
Non bisogna perdere gli interessanti resti dell’Ospedale di San Nìcolàs (calle Hostos), la Chiesa del Carmen (calle Arzobispo Nouel e calle Sànchez), la Chiesa e l’Ospedale di San Làzaro (plazoleta San Làzaro), la Chiesa e il Convento de las Mercedes (calle Las Mercedes), il Faro di Colombo (zona de Los Parques), la famosa struttura a forma di croce (230 metri il braccio più lungo, 70 metri quello più corto e 70 metri di altezza) dove si trova il Mausoleo con i resti dì Cristoforo Colombo.
SUD -EST
il Parco de los Tres Ojos
Nel Faro di Colombo nascono 21 strade, una per ogni paese americano, che confluiscono nell’autostrada che porta all’aeroporto di Las Américas. Entrando nella avenida Las Américas, si trova il Parco de los Tres Ojos.. una magica caverna all’aria aperta con tre lagune cristalline a 15 metri sotto il livello del mare.
Boca Chica
Segni particolari: acque trasparenti e poco profonde, sabbia bianca e finissi ma, ovvero il paradiso del tempo libero e del divertimento.
Già negli anni 30 gli attori del cinema passavano le loro vacanze in questo luogo. I più sportivi possono scegliere tra moto acquatiche, vela, “snorkel” o bagni nei laghetti di acqua calda.
Quest’ultima specialità è possibile grazie alla grande barriera corallina che, proteggendo la baia dalle onde, l’ha resa famosa come “la più grande vasca da bagno naturale del mondo”.
Il pittoresco villaggio, con i suoi piccoli locali e un prestigioso club nautico ospitano varie competizioni internazionali di pesca. Da questo punto partono escursioni in motoscafo verso le isole Saona e Catalina.
San Pedro de Macoris
Si tratta di una seducente città che mescola armonicamente gli stili classici e vittoriani con l’architettura popolare. Da qui si parte per raggiungere una delle principali zone archeologiche dell’isola, la Grotta de las Maravillas, una caverna misteriosa ricca di incisioni rupestri del periodo Taìno precolombiano.
Higuey
Ogni anno migliaia di pellegrini effettuano un pellegrinaggio al Santuario di Nuestra Sefiora de la Altagracia, la patrona dell’isola. L’edificio sorprende per la sua architettura eccentrica. Basta dire che al posto del campanile si trova un altissimo arco di cemento. Non molto distante, una delle più importanti chiese del paese: l’antico Santuario de la Virgen de la Altagracia, che risale alla fine del 1500. Prima di proseguire nell’esplorazione dell’isola, è d’obbligo assaggiare il tipico dulce de leche (dolce di latte) accompagnato anche da cocco e ananas.
Punta tana, Bavaro e Macao
Coloro che amano il mare e il relax trovano qui il loro paradiso, dal momento che non è per nulla facile trovarsi in un ambiente di 50 chilometri di sabbia bianchissima, palme cullate dalla brezza e acque cristalline, né poter fare un bagno in mare mezz’ora dopo essere atterrau nel vicino aeroporto internazionale di Punta Cana. Qui si possono trovare villaggi turistici di livello elevatissimo e tutto il necessario per gli sportivi: piscine, campi da tennis, passeggiate a cavallo sulla spiaggia, campi da golf e il surf lungo la spiaggia di Macao.
Sabana de la Mar
Da qui partono le imbarcazioni che portano alla meravigliosa penisola di Samana e inoltre le escursioni in barca verso il Parco Nazionale de Los Haitises.
Isla Catalina e Altos de Chavon
Sull’orizzonte si intravede un altro gioiello della Repubblica Dominicana, la Isla Catalina.
Qualcosa di veramente attraente: nessun edificio, solo spiagge incontaminate.
A solo 8 chilometri da Casa de Campo si trova Altos de Chavon, un villaggio mediterraneo nel centro della natura dominicana. Solo per questo contrasto sarebbe unico al mondo. Ricostruito negli anni 70 dall’italiano Roberto Coppa, il villaggio ospita artisti di tutti i settori; uno splendido anfiteatro in stile greco, un museo archeologico dedicato al villaggio aborigeno dei Tainos, boutique, gallerie d’arte e una scuola dove insegnano periodicamente i migliori artisti del momento.
Da Altos de Chavon partono escursioni che portano il turista in un paesaggio unico, quello del fiume di Chavon: gole profonde in cui si intrecciano palme e un’atmosfera intatta.
Sensazione di avventura allo stato puro. Non è un caso che siano state girate qui delle scene di Apocalypse Now e King Kong.
Juan Dolio
Tre spiagge meravigliose una dopo l’altra: Playa Caribe, piccola e isolata, Playa Guayacanes, placida e tranquilla, Playa Juan Dolio, stretta e circondata da palme.
In tutte e tre sembra di trovarsi in una cartolina! Poi, verso sera, ci si può recare a fare shopping nelle pittoresche boutique e nei negozi di regali.
NORD -EST
Los Haitises
Non bisogna andarsene dalla Repubblica Dominicana senza aver visitato il Parco Nazionale Los Haitises. Questo altipiano calcareo disabitato e ricoperto da rampicanti,
possiede più di 10.000 bonsai di pan de azucar, spettacolari formazioni rocciose, grotte piene di incisioni. La più famosa è la Boca del Diablo, una cavità magica popolata di stalattiti e stalagmiti con canali colorati ed enormi gallerie.
Las Terrenas
Specialità locale: immergersi alla ricerca delle aragoste che si trovano nelle cavità ricoperte di corallo. Una volta conclusa l’esplorazione sottomarina si passa alla terraferma. Da Las Terrenas parte una strada che arriva al villaggio di EI Limon. Da qui, a cavallo, tra fattorie e torrenti, si sale fino ai 300 metri per contemplare da una parte il blu dell’oceano e dall’altra alberi secolari, piantagioni di caffè, carrube e banani. Si prosegue a piedi fino alla cascata di El Limon, le cui acque, dopo un salto
di più di 30 metri; formano un lago che racchiude tutte le sfumature del verde. Nessuno resiste alla tentazione di fare un bagno. Poi, tutti gli anni da gennaio a marzo, in prossimità del Banco de la Plata, arrivano dalle regioni artiche circa 3.000 balene gobbe, enormi esemplari fino a 18 metri di lunghezza con uno spruzzo che può raggiungere i tre metri di altezza, per partorire nelle calde acque della costa nord.
Samana e Cayo Levantado
Circondata da colline piene di palme, risulta particolarmente tre piccole isole a cui si può giungere attraverso un ponte. Da sorprendente Samana. È d’obbligo una passeggiata verso sera qui partono le escursioni per Cayo Levantado, un’isola in miniatura sul molo che, da un momento all’altro, si riempie di piccoli dove il magico incontro tra la sabbia bianchissima e i mille riflessi chioschi con sdraio, merengue e rum in abbondanza. Per ritrovare dell’acqua marina, inonda di luce la spiaggia e la vegetazione se stessi, è opportuno visitare il giardino botanico. Ci si siede, tropicale. Sull’isola non ci sono né bar né ristoranti, ma i pochi si chiudono gli occhi e ci si lascia invadere dal profumo di una abitanti si danno sempre da fare per offrire pesce ai ferri, finta vegetazione miracolosa. Nella Bahia de Samana, inoltre, ci sono e birra.
Las Galeras
Bisogna indossare un paio di occhiali da sole, altrimenti si rischia di rimanere accecati dalla sabbia bianchissima o da una qualsiasi dell’infinità di meraviglie che si trovano in questo luogo. In questa baia dalla perfetta forma a U, dominano la tranquillità e il relax, interrotti solo da qualche barca di pescatori che torna dalla pesca in alto mare. Cosa manca? Una meravigliosa Pina Colada servita nella sua buccia!.
La Penisola di Samanà
Che sonorità dolce. Dolce come la sua natura incontaminata e come le piccole spiagge che appaiono dinanzi ai nostri occhi. A 245 chilometri a nord di Santo Domingo sorge questa penisola ricca di spiagge bianchissime, laghi, grotte di marmo, distese di palme con piccole isole che, allegramente, spuntano nella baia dalle tonalità turchesi. È possibile allettare il palato con il pesce fritto e le specialità con salsa di cocco, tipica della gastronomia locale.
Sànchez
È il primo villaggio che si trova giungendo alla penisola Passeggiando lungo le sue strade tranquille stupisce il singolare contrasto tra edifici in stile Vittoriano romantico e le pittoresche casette di legno Quando inizia a farsi sentire la fame, ci si può recare al porto dove, a bordo di imbarcazioni costruite con il tronco di un albero arriva il pesce con tutta la sua freschezza I pescatori locali saranno felici di cucinarlo per noi, accompagnato da birra ghiacciata o acqua di cocco, acqua fresca di un cocco appena raccolto dalla palma
Playa Rincon
Quattro chilometri di spiaggia bianca protetta dalla barriera corallina e con abbondanti ruscelli che provengono dalle montagne e sfociano direttamente nel mare. Si arriva sia in barca da Las Galeras sia a piedi attraverso sentieri in mezzo al bosco.
Una meraviglia quando si fa sentire il calore.
Nagua
Bisogna prepararsi ad essere catapultati fuori dal mondo. In questo spazio di costa chiamato “la costa che scompare”, perché è ciò che accade quando la marea avanza e trasforma il villaggio in una spiaggia “metropolitana”, sembra che la vita si sia fermata: Casette costruite con canne di bambù e foglie di palma secche, famiglie numerose che vivono in un ambiente unico e che hanno reso l’elaborazione del cocco un’autentica forma di arte. L’ospitalità della sua gente sorprenderà il turista. Nelle
vicinanze di Nagua si trovano molte spiagge in cui poter dare spazio al proprio spirito di surfisti.
San Francisco de Macoris
Pullman pieni di persone, bambini che giocano nelle strade, banchetti che vendono di tutto, negozi assortiti e ristoranti. Si tratta di una autentica città dominicana che il turismo non ha ancora modificato. Nei suoi dintorni la natura dei Caraibi. Nella Riserva Naturale Loma Quita Espuela (è necessario un permesso per visitarla), si potranno conoscere ricchezze naturali dal valore incomparabile, tra cui i suoi alberi millenari.
NORD -OVEST
Sosua
A circa 10 chilometri dall’Aeroporto Internazionale Gregorio Luper6n di Puerto Plata, si trova un simpatico villaggio cosmopolita, con spiagge idilliache e un’infinità di divertimenti. Sosua, era all’inizio un piccolo villaggio che ospitò centinaia di rifugiati ebrei, che oggi rappresentano un importante pilastro dell’economia dominicana. Sosua unisce la più moderna offerta turistica alla pacifica tranquillità di una spiaggia di pescatori e un’eccitante vita notturna.
Puerto Plata
Per capire perché Colombo decise di chiamar1o “Puerto de Plata” (Porto di Argento), basta fare una passeggiata al tramonto. Si rimane senza parole di fronte allo spettacolo della costa che si colora di argento mano a mano che il sole si tuffa nelle acque dell’oceano Atlantico. Poi, alle sue spalle, la maestosa montagna lsabel de Torres, ad ovest la solitaria fortezza coloniale di San Felipe, e ad est la pigra spiaggia di sabbia dorata di Long Beach. Meraviglie in tutte le direzioni.
Per iniziare, il suo passato: qui sbarcò Colombo a bordo della Santa Maria e fondò la prima città del nuovo mondo, La Isabela, dove si possono visitare i resti della casa di Colombo e della Chiesa dove venne celebrata la prima messa del nuovo mondo, un museo della civiltà Taìna e il Tempio de las Américas. La regione è famosa anche per le squisite chele di granchio cucinate alla creola, i dolci di zenzero e per la presenza di una delle principali riserve di ambra del mondo; da lì proviene il nome di Costa de Ambar, dove è d’obbligo visitare il Museo dell’Ambra e ammirare l’architettura vittoriana che segnò un’epoca.
Playa Dorada
Indubbiamente è una delle mete più esclusive della Costa del Ambar: vegetazione tropicale ovunque, villaggi turistici esclusivi, acque calde e tranquille, lunghissime spiagge di sabbia dorata nella cornice della montagna Isabei de Iorres, cos’altro si può immaginare? Eppure c’è dell’altro. Possiede tutte le infrastrutture necessarie per praticare le attività sportive più diverse: immersioni, pesca di alto mare, escursioni in fuoristrada, “rafting”, “puenting”, e per coloro che amano lo sport della gastronomia, escursioni ai villaggi di pescatori con pranzi a base di frutti di mare freschi.
Cabarete
A solo 20 minuti dall’Aeroporto Gregorio Luperòn di Puerto Plata, troveremo una delle 10 migliori spiagge del mondo per il “windsurf”. L’assenza della barriera corallina e i torti venti alisei offrono onde incredibili per tutto l’anno. Tuttavia è nel mese di giugno quando si concentra il divertimento: in primo luogo con lo spettacolare “Campionato Mondiale di windsurf”, e successivamente il “Cabarete Race Week”, competizione mondiale di windsurf per dilettanti Nessun professionista, solo molto divertimento per coloro che non possono resistere al richiamo delle onde. Intorno a queste competizioni nasce un universo di feste sulla spiaggia e tipici banchetti dominicani.
Il Pico Duarte
Con i suoi 3.140 metri, il Pico Duarte è la montagna più alta dei Caraibi. Mano a mano che si avanza ci si addentra in una natura esuberante: boschi di bambù, palme, limoni e ponti sospesi sul fiume Yaque del Norte, e anche foresta tropicale, muschi e licheni, sorgenti e torrenti. Intorno al Pico Duarte si estende il Parco Nazionale Armando Bermudez e il Parco Nazionale di José del Carmen Ariza, 1.500 chilometri quadrati di natura incontaminata dove nascono i fiumi principali dell’isola. Più a sud, il Parco Nazionale Valle Nuevo dove si può fare trekking in un bosco conservato allo stato originale, con 249 specie di piante (di cui 97 crescono solo nella Repubblica Dominicana) e 64 specie di uccelli, una grande escursione che richiede una certa forma fisica dal momento che sono due giorni di cammino a piedi o a dorso di mulo.
Jarabacoa e la Valle de Constanza
Situato alle prime falde del Pico Duarte, a 500 m circa sul livello del mare, la Valle di Jarabacoa gode di un clima fresco tutto l’anno e per questo motivo viene chiamata “Terra dell’Eterna Primavera”, e il paesaggio è completamente alpino: boschi di alberi a foglia larga, di pini, pascoli sempre verdi con greggi che mangiano avidamente. Le Alpi nei Caraibi, Vedere per credere!, la valle è perfetta per coloro che cercano un contatto reale con la natura. Ci si può dedicare alla discesa su pneumatici e al rafting lungo il fiume Jimenoa e Yaque del Norte, e alla scalata dei burroni nel Salto de Jimenoa, o lanciarsi con un parapendio da un’altezza di 200 metri. La valle di Constanza: è anch’essa interessante per i suoi tratti decisamente alpini. Qui l’agricoltura è un giardino, la coltivazione di vegetali, fragole e fiori offre un paesaggio paradisiaco.
Santiago de Los Caballenos
Nel centro della fiorente e rigogliosa Valle del Cibao, si trova la provincia di Santiago De Los Caballeros, famosa per le sue piantagioni di tabacco e le industrie che producono sigari famosi in tutto il mondo e, inoltre, per la sua agricoltura; due terzi dei sigari “premium” del mercato mondiale vengono prodotti proprio qui, pertanto è d’obbligo una visita al museo del tabacco. Successivamente si può visitare il monumento ai Guerreros de la Restauraciòn, e provare gli eccellenti ristoranti per comprendere un detto molto tipico dèlla regione:”Santiago es Santiago, la ciudad corazòn.” (Santiago è Santiago, la città cuore).
Monte Cristi
lì blu dell’oceano Atlantico spicca in tutto il suo splendore, dall’estremità nord dell’isola si estende questa provincia arida e intrigante Il Parco Nazionale di Monte Cristi ospita “El Dromedario que Duerme” (Il dromedario dormiente), una curiosa scultura naturale di roccia che riposa nel mare, meglio nota come El Morro. Lì vicino si trovano le isole de los Siete Hennanos, sette isole vergini che sorprenderanno i sub con la loro magnifica fauna e gli amanti dell’osservazione degli uccelli con l’arrivo delle sterne scure, uccelli tipici che migrano dalla Florida, per l’accoppiamento. Non bisogna abbandonare questa zona senza aver provato il chivo liniero, una squisitezza locale a base di carne di capra allevata con una dieta a base di origano.
Vega
Colombo costruì qui la terza fortezza in territorio americano; qui venne piantata la Vera Cruz, Donata dalla Regina Isabel La Catòlica, simbolo del Cristianesimo in America, qui nacque il culto a Nuestra Sen ora de la Misericordia, qui Colombo pronunciò la sua celebre frase “e’ la terra più bella che abbia mai visto l’occhio umano” E’ necessario un altro motivo per conoscere La Vega? La grande testa inizia verso la metà del mese di tebbraio ed è una testa di colori e musica. Il Carnevale, uno dei più coloriti e impressionanti dell’isola. Dal Santo Cerro si potrà godere di una meravigliosa vista della valle e della Chiesa de las Mercedes dove apparve la Vergine miracolosa che salvò i Talnos da una battaglia.
SUD -OVEST
Bani
A solo un’ora in macchina dalla capitale. Spiagge tranquille, un villaggio formato da piccole case di legno multicolore da un piano, edifici in stile coloniale modernista e la Piazza della Chiesa di Nuestra Senora de Regia, intorno alla quale si trovano ristoranti e splendidi negozietti di artigianato locale. Il primo premio lo merita la bigiotteria. È interessante anche , una visita al Museo del Caffè Dominicano, per scoprire tutti i segreti della storia e dei moderni metodi di I coltivazione di questa pianta. Sulla strada che va verso ovest si trova Playa Bani, le solitarie spiagge di Las Salinas e Palmar de Ocoa con una sabbia grigio piombo. Da Bani partono ancora le escursioni per recarsi alle vicine saline e alle scenografiche dune formate dalla sabbia, uniche nei Caraibi con più di 50.000 anni di formazione in cui riposano antiche culture e processi storici che non sono ancora stati studiati. Nelle dune vive, inoltre, la farfalla monarca, una specie protetta nel mondo; anfibi, rettili, uccelli e una specie di pesce unica al mondo.
Barahona
Com’è possibile passare in così pochi chilometri dalla tranquilla spiaggia di Barahona alle montagne di più di 2.000 metri della Sierra de Baharuco?
Si può sapere solo nella Repubblica Dominicana; di fatto qui inizia un’incredibile varietà di paesaggi. A Barahona, per pochi soldi i collezionisti di conchiglie possono comprare magnifici esemplari, mentre in riva al mare si vendono squisite aragoste.
Palenque
In automobile, in autobus, a piedi… come si preferisce.
L’importante è percorrere questa parte della costa perché è realmente interessate. In primo luogo si trova la spiaggia di Najayo, una baia con sabbia grigiastra e successivamente Sabana Grande de Palenque, da dove, a bordo di pittoreschi veicoli a motore, il motoconcho, si giunge fino a Playa Palenque un meraviglioso paesino con una grande spiaggia, perfetta per coloro che amano passeggiare lungo il mare. Sul fondo del mare giacciono ancora i resti del Diòmedes Imperial, che si trova in questo punto dal lontano 1806. Vicino alle sinuose meraviglie della barriera corallina attrae e colpisce tutti gli anni migliaia di sub.
San Cristòbal
Gli amanti della storia hanno trovato la loro oasi: a solo 28 chilometri ad ovest della capitale si trova San Cristòbal. Fondata dal fratello di Cristoforo Colombo la città è la culla della prima Costituzione e, paradossalmente, anche del dittatore Rafael Leonidas Trujillo. Sono numerose le testimonianze che parlano della sua vita: Casa de Caoba; costruita negli anni 30 dal dittatore con il pregiato legno di mogano, Loma del Cerro; l’unico museo dell’isola dedicato a questi, il monumento Piedras Vivas e la Chiesa di Nuestra Sefiora de Consolaci6n con il suo mausoleo.
È anche affascinante la Cattedrale della Virgen de Altagracia decorata con eccezionali dipinti murali di Vela Zanetti, un mago di questo genere artistico, la Chiesa di San Cristòbal e le grotte di ossidiana.
La città stessa è molto peculiare: lunghi viali affiancati da alberi di mogano che partono dal Parco Centrale; il Mercato Modello ravviva le strade con innumerevoli banchetti di frutta e verdura, il turismo ecologico è anche possibile, la visita alle Grotte di Pomier sarà una passeggiata affascinante.
La Peninsula de Bahoruco
Partendo da Barahona e seguendo la strada verso sud si troveranno alcune delle spiagge più belle dell’isola. A San Rafael, si potrà godere della specialità locale: il “bagno doppio”, prima nel mare e poi i nell’acqua dolce del fiume. Dopo aver passato la spiaggia chiara di Paraiso, la laguna di acqua dolce di Los Patos e le caratteristiche case di pietra di Enriquillo, si giunge a Oviedo, punto di partenza per le escursioni nel Parco di Jaragua. Si tratta dell’area protetta più grande dell’isola: 1.400 chilometri quadrati di assoluta natura, formazioni geologiche con più di 50 milioni di anni, la Laguna di Oviedo con la colonia di fenicotteri più grande dell’isola, la Bahia de las Aguilas, le isole di Beata e Alto Velo, le cui spiagge isolate sono l’habitat naturale di numerose tartarughe marine, Playa Larga è un “asilo” per poter deporre le loro uova. Proseguendo lungo la strada che porta alla costa, si trova la spiaggia solitaria di cabo Rojo, perfetta per realizzare immersioni in tutta tranquillità, e più avanti il villaggio di pescatori di Pedernales.